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L’indirizzo IP  (IPV4)

 

192.

168.

50.

8

       <----------------------------Campo di Rete ------------------><--Campo Host-->

 L’indirizzo IP è un codice numerico che consente di identificare un computer connesso a Internet. E' costituito da quattro serie numeriche aventi al massimo 3 cifre :
        X X X . X X X . X X X . X X X           ciascuna delle quali è compresa tra 0 e 255      (in totale 32 bit o 4 byte di otto bit ciascuno).

IPv4, gestisce  fino a circa 4 miliardi di indirizzi (2 elevato a 32).

       
Un esempio di indirizzo IP può essere il seguente:           192.234.24.98   = 11000000.11101010.00011000.01100010

Gli indirizzi IP possono essere pubblici o privati. I primi vengono assegnati al computer dall'Internet Service Provider (ad esempio Telecom, Tiscali ecc.) in modo automatico ed univoco, nel momento in cui si stabilisce la connessione. Di conseguenza, non è possibile che due PC connessi a Internet abbiano lo stesso indirizzo IP.

Se il computer, oltre ad essere connesso a Internet è collegato anche ad una rete locale LAN (ovvero funge da gateway), disporrà anche di un indirizzo IP privato che serve ad identificarlo all' interno della rete locale e come tale non visibile dall' esterno e cioe' da Internet.. All'interno di una rete locale non possono coesistere IP privati uguali. Possono essere invece presenti tanti IP privati uguali assegnati ai computer qualora questi ultimi appartengano a reti diverse. Entrambe le tipologie di indirizzo IP (pubblico e privato) possono essere a loro volta dinamiche o statiche.

Gli indirizzi IP pubblici sono in genere dinamici, cioè cambiano ad ogni connessione. In alcuni casi, gli ISP assegnano IP statici: si tratta, in sostanza, di IP che non variano ad ogni connessione, bensì rimangono immutati. In genere, questi IP vengono offerti sotto forma di servizio a pagamento.

Gli indirizzi IP, come già menzionato, identificano un computer della rete in modo univoco.

Per la verità identificano un'interfaccia di rete, quindi un host con più interfacce possiede più indirizzi IP.

Allo stesso tempo, però, l'indirizzo IP indica anche la rete a cui appartiene l'host. Tali informazioni sono indispensabili per i dispositivi che effettuano le operazioni di routing, cioè di instradamento dei pacchetti nella rete.

Come già accennato, l'indirizzo IP è composto da quattro serie numeriche aventi al massimo 3 cifre, ciascuna delle quali è compresa tra 0 e 255, ad esempio: 192.234.24.98.

Quest' ultimo numero identifica l'indirizzo IP di un host ed è espresso in forma decimale.

Ma come è noto, i calcolatori interpretano il sistema numerico binario (1 e 0).

Come gia' detto l'indirizzo IP è composto da 32 bit, o 4 byte di otto bit ciascuno : (192.234.24.98 = 11000000.11101010.00011000.01100010).

Il sistema numerico decimale è utilizzato semplicemente per facilitare la gestione degli indirizzi da parte degli amministratori di rete.

L'indirizzo IP è suddiviso in due campi: uno identifica la rete; l'altro l'host.

Tale suddivisione ha portato alla classificazione degli indirizzi in tre classi principali (A, B, C) che si differenziano in funzione di quanti dei quattro byte identificano la rete e quanti l'host piu’ altre due classi la D e la E utilizzate per scopi particolari.

Gli indirizzi di classe D non identificano né la rete né l'host, bensì un indirizzo multicast: sono quindi utilizzati per le trasmissioni in multicast, dove un solo host trasmette e tutti gli altri ricevono. Gli indirizzi di classe E sono invece destinati ad un utilizzo futuro.

 Di seguito un piccolo riepilogo.

INDIRIZZO IP  : XXX.YYY.ZZZ.TTT  

Classe

Campo rete

Campo host

A

XXX

YYY.ZZZ.TTT

B

XXX.YYY

ZZZ.TTT

C

XXX. YYY.ZZZ

TTT

 

Le due classi più comunemente usate sono la B e la C.  anche se le grosse organizzazioni preferiscono avere una rete di classe A o B che poi suddividono, tramite una mascheratura (Subnet Mask), in sottoreti.

Classe A

11111111 00000000 00000000 00000000

255.0.0.0

Classe B

11111111 11111111 00000000 00000000

255.255.0.0

Classe C

11111111 11111111 11111111 00000000

255.255.255.0

 Le reti di classe A, B e C possono essere suddivise in sottoreti. Tale operazione, denominata Subnetting, viene effettuata sia per facilitare le operazioni di routing e di gestione degli indirizzi che per evitare sprechi nell'utilizzo degli indirizzi (che, come già detto precedentemente, sono una risorsa limitata con i sistemi di indirizzamento attuale, ovvero gli IPV4).

La suddivisione di una rete in due o più sottoreti si esegue attraverso la netmask, che stabilisce quali indirizzi IP possono essere usati nelle sottoreti.

 Per la classe A, la subnet mask deve essere impostata a 255.0.0.0.

Per la classe B, deve essere settata a 255.225.0.0.

Per la classe C, che è la classe che sicuramente ci interessa di più, la subnet deve essere impostata a 255.255.255.0.

Quindi, se gli indirizzi disponibili vanno da 192.0.0.0 a 223.255.255.255 e la nostra rete di classe C possiede, ad esempio, un indirizzo IP 192.234.24.0, la maschera di sottorete dovrà essere impostata a 255.255.255.192. Per quanto riguarda le due sottoreti, alla prima può essere assegnato come gateway l'indirizzo IP192.234.24.0 (e alle macchine che la compongono gli indirizzi dal 192.234.24.1 al 192.234.24.126), mentre alla seconda può essere assegnato come gateway l'indirizzo IP 192.234.24.128 (e alle macchine che la costituiscono gli indirizzi dal 192.234.24.129 al 192.234.24.254). In questo modo, nonostante si possieda un solo indirizzo IP che identifica una rete composta al massimo da 256 host, è possibile creare virtualmente altre due reti.

Una piccola precisazione: all'interno di una rete locale connessa a Internet si può assegnare tranquillamente un determinato range di indirizzi IP privati che non vengono messi a disposizione dagli ISP al momento della connessione. Tali indirizzi vanno dal 10.000 al 10.254.254.254, dal 172.16.0.0 al 172.31.254.254 e dal 192.168.0.0 al 192.168.254.254. Quest'ultimo range è il più utilizzato nelle LAN.
Anche in questo caso è importante ricordare che i primi tre byte designano la rete e l'ultimo byte indica l'host.

 

Subnet mask

Gli ID di rete e gli ID di host all'interno di un indirizzo IP vengono distinti utilizzando una subnet mask. Ogni subnet mask è un numero a 32 bit che utilizza gruppi consecutivi di bit di uno (1) per identificare le porzioni dell'ID di rete e di zero (0) per identificare le porzioni dell'ID di host di un indirizzo IP.

Ad esempio, la subnet mask normalmente utilizzata con l'indirizzo IP 131.107.16.200 è il seguente numero binario a 32 bit:

11111111 11111111 00000000 00000000

Il numero di questa subnet mask è costituito da 16 bit di uno seguiti da 16 bit di zero, ad indicare che le sezioni dell'ID di rete e dell'ID di host di questo indirizzo IP hanno entrambe una lunghezza di 16 bit. In genere questa subnet mask viene visualizzata nella notazione decimale puntata come 255.255.0.0.

La tabella che segue mostra le subnet mask per le classi di indirizzi Internet.

Classe di indirizzo  Bit per subnet mask Subnet mask
Classe A 11111111 00000000 00000000 00000000 255.0.0.0
Classe B 11111111 11111111 00000000 00000000 255.255.0.0
Classe C 11111111 11111111 11111111 00000000 255.255.255.0

In genere i valori predefiniti per la subnet mask (come mostrato nella tabella precedente) sono validi per la maggior parte delle reti che non hanno dei requisiti specifici e in cui ogni segmento di rete IP corrisponde a una singola rete fisica.

In alcuni casi è possibile utilizzare subnet mask personalizzate per implementare il subnetting IP. Con il subnetting IP è possibile suddividere la porzione di ID dell'host predefinito di un indirizzo IP per specificare le subnet, che sono suddivisioni dell'ID di rete originale basato sulla classe.

Attraverso la personalizzazione della lunghezza della subnet mask, è possibile ridurre il numero di bit utilizzati per il reale ID host. Per ulteriori informazioni sull'utilizzo di una subnet mask personalizzata per il subnetting della rete, consultare il Windows 2000 Resource Kit (informazioni in lingua inglese).

 Importante:

  • Per prevenire problemi di assegnazione degli indirizzi e di routing, assicurarsi che tutti i computer TCP/IP in qualsiasi segmento di rete utilizzino la stessa subnet mask.